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Il blog della Liguria

15 maggio 2019

STAR - Sistema Teatri Antichi Romani

Guarda questa foto sulla news STAR - Sistema Teatri Antichi Romani del 15/05/2019STAR - Sistema Teatri Antichi Romani, è il progetto di rete del Teatro Pubblico Ligure diretto da Sergio Maifredi creato nel 2014 in collaborazione con il Polo Museale della Liguria la Soprintendenza ai beni Archeologici della Liguria, alla Regione Liguria, ed ai Comuni di Ventimiglia, Albenga, Albisola Superiore, Chiavari, Portovenere, Luni , Ameglia e del Goethe Institut Genua : un progetto di lavoro che vede protagonisti i siti archeologici che ospitano i teatri e gli anfiteatri romani Liguria e non solo.
L'idea contenuta in STAR – Sistema Teatri Antichi Romani della Liguria è quella di valorizzare, come è nella mission di Teatro Pubblico Ligure, il territorio attraverso la cultura, creando un volano virtuoso tra turismo, cultura ed economia.

"Per l'antica Roma il teatro è uno dei luoghi che "fondano" il concetto stesso di città. Come il tempio e l'agorà. Il Sistema Teatri Antichi Romani crea un ponte tra due modelli sociali, quello dell'antica Roma ed il nostro" dichiara Sergio Maifredi, direttore di Teatro Pubblico Ligure, che produce il progetto "Un modello, quello dei romani e prima dei greci, che vede il teatro "necessario" come le piazze e le strade, considerandolo essenziale all'idea stessa di città. Oggi come allora".

Il progetto STAR è in rete con i siti archeologici teatrali italiani recuperati all'uso originario di luoghi di spettacoli dal vivo delle Regioni Marche Toscana Basilicata Molise Lombardia Umbria Sicilia e Sardegna.
Il progetto STAR con i progetti dedicati Odissea Iliade Eneide n racconto mediterraneo è presente nella stagione TAU - Teatri Antichi Uniti – del Circuito Amat Marche; al Festiva La Fiesolana, di Fiesole al Teatro Antico di Nora (Cagliari) in collaborazione con il Circuito Cedac Sardegna, al Festival di Segesta (Trapani) al Teatro Antico di Tindari (Sicilia), nei Teatri Antichi Uniti della Basilicata, al Festival di Teatro Antico di Velia Romana (Piacenza).

Nelle città romane l'aspetto ludico e teatrale ha da sempre svolto un ruolo di primaria importanza, scandendo la vita dei cittadini nell'ambito delle diverse classi sociali e garantendo a ciascuno, a seconda del proprio censo e della propria cultura, la partecipazione a eventi di diverso tipo e natura.
Gli edifici da spettacolo, teatri e anfiteatri, occupano un posto ben stabilito nella pianificazione urbanistica dove sono individuati spazi appositamente riservati, anche nelle città più piccole, e diventano spesso luoghi di piacevole sosta perché arricchiti da porticati e ambulacri con fontane e statue.
Alle rappresentazioni teatrali, costituite nel mondo romano da drammi, commedie, satire, cui si affiancano espressioni più popolari quali mimi e pantomimi, si contrappongono i giochi - spettacolari e cruenti, una delle manifestazioni di intrattenimento più amate dai romani di qualunque estrazione sociale - che si svolgono negli anfiteatri, edifici spesso ubicati fuori delle mura cittadine per ragioni di sicurezza. Grandi masse sono richiamate dalle rappresentazioni che trasformano gli anfiteatri più grandi in boschi e foreste dove si cacciano animali esotici, in scenari di battaglie terrestri e navali dove avvengono veri combattimenti e vere morti.
I giochi gladiatori sono offerti dall'imperatore o da cittadini di rango elevato per celebrare eventi o particolari ricorrenze, trionfi militari o semplicemente per placare il popolo in momenti di crisi.
In alcune città romane della Liguria restano importanti testimonianze di questi edifici, che conservano ancora la loro suggestione grazie ad una cornice architettonica di grande impatto.

In Liguria i centri che conservano le maggiori vestigia di edifici da spettacolo sono l'antica città di Luna, nel territorio dell'attuale comune di LUNI nell'estremo Levante, Albenga (SV) e Albintimiluim, l'odierna Ventimiglia (IM).
A Luni si conservano sia il teatro, sia l'anfiteatro: il primo occupa l'angolo nord-orientale della città, il secondo sorge, poco lontano, nel suburbio orientale. Entrambi si innalzano sui campi della piana, da sempre visibili e noti nella cartografia storica e nell'immaginario collettivo, icone stesse dell'immagine della città nei secoli, fino ai giorni nostri.
della cavea che costituisce ad oggi la cortina architettonica superstite dell'intero edificio.
L'anfiteatro che poteva accogliere fino a 7000 spettatori è visitabile in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio e durante la stagione estiva.

Anche ad Albenga l'anfiteatro sorge in una zona periferica rispetto all'antica città (posto sul pendio del Monte di San Martino) in una posizione elevata estremamente panoramica che consente di spaziare sulla piana e su tutto il litorale, esso era comunque facilmente raggiungibile grazie al collegamento della via Iulia Augusta. Attribuito al II secolo d.C., è l'unico anfiteatro finora noto nella Riviera di Ponente e poteva contenere alcune migliaia di spettatori. Il monumento non è stato fino ad ora oggetto di interventi di valorizzazione legati ad una sua rifunzionalizzazione.

A Ventimiglia il monumento romano più importante è senza dubbio il teatro antico, che è anche - insieme all'anfiteatro lunense - l'edificio da spettacolo romano meglio conservato dell'intero territorio ligure; venne costruito durante la seconda metà del II secolo d.C. nell'angolo nord-ovest della città antica di Albintimilium e conserva ancora quasi intatta la parte più bassa della gradinata (ima cavea) in blocchi di pietra della Turbie, nonché l'orchestra parzialmente basolata e per oltre due metri d'altezza l'intero corpo scenico, costituito dallo spazio del pulpitum, dal grande muro della frons scaenae con le tre porte canoniche e dai due grandi parascaenia laterali. E' attualmente in corso di realizzazione un progetto, che prevede il restauro integrale del teatro e dell'area circostante, nonché il suo riutilizzo come edificio da spettacolo.

I teatri e gli anfiteatri della Liguria, sopravvissuti al trascorrere del tempo e all'opera di trasformazione e distruzione dell'uomo, tessono una rete di architetture dislocate sull'intero territorio regionale a testimoniare in modo tangibile gli effetti della romanizzazione.

L'ambizione è quella di portare i siti archeologici ad esser traino di un sistema di rete di promozione turistica ed economica nazionale ed a diventare motori della rete dei siti archeologici di spettacolo, cosa già in agenda, dal momento che si sta lavorando ad un incontro scientifico e divulgativo tra tutti i siti archeologici di spettacolo presenti in Italia che si terrà proprio a Luni.

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